recensioni
lunedì 7 dicembre 2009
GIUSEPPE CEDERNA "In cammino" - FESTIVAL JOTR 2009
L’ultimo appuntamento di questo JotR 2009 mette in scena, nella splendida cornice di Piazza Tebaldo Brusato, una emozionante serata di ‘Sconfini letterari’. L’ormai abituale deviazione nei territori della letteratura vede sul palco Giuseppe Cederna, voce recitante, e Umberto Petrin al piano. Cederna è uno dei migliori attori italiani ed europei che oggi lavorino in teatro e nel cinema. Attore, scrittore (da ricordare, almeno, “Il grande viaggio” pubblicato nel 2004) e alpinista, ama anche prodursi in letture accompagnate, come in questo caso, da musicisti jazz di elevata statura. Artista raffinato e sensibile a temi che sconfinano nel sociale è diventato famoso interpretando “Marrakesh express” e “Mediterraneo” di Salvatores, la sua filmografia, però, comprende circa trenta titoli. Umberto Petrin è considerato uno dei migliori pianisti jazz della scena europea. Diplomato in pianoforte, si è interessato attivamente di poesia e pittura. Ha realizzato oltre 50 CD, molti dei quali premiati dalla critica, insieme a musicisti quali: Steve Lacy, Anthony Braxton, Cecil Taylor, Lester Bowie, Tim Berne, Lee Konitz, Enrico Rava, Paolo Fresu e molti altri. Ha affrontato ogni stile jazzistico e si è distinto per un personale linguaggio che unisce stilemi monkiani e musica europea del ’900. Collabora assiduamente anche con lo scrittore Stefano Benni e fa del commento musicale alla lettura di brani letterari un nuovo canale espressivo della sua vena artistica.
La serata, molto emozionante, ha visto sfilare, idealmente, molti autori diversi tra loro: Kostandinos Kafavis (splendide le intepretazioni di “Itaca” e di “E se non puoi la vita che desideri”); Raymond Carver (“Voi non sapete cos’è l’amore”); Wislava Szymborska (“La cortesia dei non vedenti”); Francisco Valdes (“Don Pablo Neruda”) fino ad Ezra Pound, Nazim Hikmet e Rainer Maria Rilke. Autori molto diversi, si diceva, ma nel filo conduttore scelto da Cederna c’è posto anche per Tom Waits e Bob Dylan, a confermare che la letteratura non sopporta i confini stretti della scrittura ‘nuda’ e trova modo di manifestarsi, spesso, in compagnia della musica, come accade anche al JotR. Il taglio con cui Cedderna affronta lo spettacolo gli permette di mescolare l’ispirazione personale e intima con i temi dei brani letti, stabilendo continui collegamenti fra biografia ed emozioni espresse dai poeti e dagli artisti scelti. La lettura viene cioè vissuta, e proposta, come esperienza di crescita, nel confronto con la parola scritta. Colpiscono l’umanità espressa sul palco e la spontaneità dell’uomo Cederna, così lontano dagli atteggiamenti che spesso caratterizzano gli attori acclamati. L’ironia sulle camicie e sui calzini di Petrin spruzza di leggerezza una serata che lascia il pubblico con la consapevolezza della profondità dell’animo umano e chiude degnamente JotR 2009.
La serata, molto emozionante, ha visto sfilare, idealmente, molti autori diversi tra loro: Kostandinos Kafavis (splendide le intepretazioni di “Itaca” e di “E se non puoi la vita che desideri”); Raymond Carver (“Voi non sapete cos’è l’amore”); Wislava Szymborska (“La cortesia dei non vedenti”); Francisco Valdes (“Don Pablo Neruda”) fino ad Ezra Pound, Nazim Hikmet e Rainer Maria Rilke. Autori molto diversi, si diceva, ma nel filo conduttore scelto da Cederna c’è posto anche per Tom Waits e Bob Dylan, a confermare che la letteratura non sopporta i confini stretti della scrittura ‘nuda’ e trova modo di manifestarsi, spesso, in compagnia della musica, come accade anche al JotR. Il taglio con cui Cedderna affronta lo spettacolo gli permette di mescolare l’ispirazione personale e intima con i temi dei brani letti, stabilendo continui collegamenti fra biografia ed emozioni espresse dai poeti e dagli artisti scelti. La lettura viene cioè vissuta, e proposta, come esperienza di crescita, nel confronto con la parola scritta. Colpiscono l’umanità espressa sul palco e la spontaneità dell’uomo Cederna, così lontano dagli atteggiamenti che spesso caratterizzano gli attori acclamati. L’ironia sulle camicie e sui calzini di Petrin spruzza di leggerezza una serata che lascia il pubblico con la consapevolezza della profondità dell’animo umano e chiude degnamente JotR 2009.
Articoli successivi
lunedì 28 dicembre 2009BRESCIA OGGI "Pierpaolo Romano - racconta il «suo» jazz"
domenica 30 maggio 2010FESTIVAL JAZZONTHEROAD 2010
martedì 13 luglio 2010Jazz on the road: Brescia al top - di Fabio Baldo
mercoledì 14 luglio 2010Jazz, un volo magico con il trio Fly
Articoli precedenti