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recensioni

lunedì 7 dicembre 2009

BROKENBAND - FESTIVAL JOTR 2009

Broken band è un progetto di Andrea Lombardini, sagace bassista ormai noto sulla scena europea, di cui fanno parte Fulvio Sigurtà (tromba), Francesco Bigoni (sax tenore), Federico Casagrande (Chitarra) e Marcos Cavaleiro (batteria). Detto fuori dai denti il progetto riunisce alcuni trai i migliori musicisti europei della generazione che avanza e, scusate la sbandata patriottico-nazionalista, quattro su cinque sono italiani. Sarà pur vero, come dice simpaticamente Lombardini in uno dei suoi interventi dal palco, che il quintetto è estremamente ‘scomodo’, dato che i musicisti vivono chi a Londra, chi a Porto, chi nelle sperdute lande nord europee, ma certo il risultato che scaturisce è estremamente piacevole. La musica che viene proposta lascia intendere un preciso progetto, una attenta cura alla fase cosiddetta di preparazione del risultato finale, la scrittura è attenta a lasciare il giusto spazio all’improvvisazione, soprattutto ai due fiati, che contribuiscono a creare i momenti di maggiore intensità del sound, per poi ‘abbandonare’ il quintetto alle performances da trio dove la chitarra di Casagrande, che usa con puntuale moderazione il distorsore, crea atmosfere che ammiccano al Metheny acustico (e Cavaleiro in alcuni tratti stilistici ricorda Vertigo). La line-up è quella del più tradizionale dei quintetti, ma la mancanza del piano rende il sound complessivo assai moderno, sulla scia della contaminazione rock-blues subita dal genere negli ultimi decenni (non sarà un caso che Lombardini venga da una importante esperienza con Tolo Marton). I brani eseguiti, composti non solo dal leader ma anche dagli altri componenti, dimostrano che il futuro del jazz, nostrano ed europeo, è in buone mani.

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