LARRY GRENADIER - contrabbasso
Originario della California, Larry Grenadier è uno dei più grandi contrabbassisti apparsi sulla scena negli ultimi anni. Nel corso di una carriera prestigiosa iniziata nei primi anni ’90 egli ha legato il suo nome ai trii di due fuoriclasse come Brad Meldhau e Pat Metheny, fornendo un contributo formidabile alla creazione del loro sound. In possesso di un senso armonico e ritmico impeccabili, Grenadier si distingue tra l’altro per un infallibile istinto nel piazzare le note più giuste al momento più opportuno, fornendo da un lato alle band cui partecipa tutto il supporto necessario per sviluppare nel modo più efficace le proprie direzioni musicali, definendone al tempo stesso la tessitura armonica nel modo più completo. Nel suo stile tutto comunica saggezza e profondità, insieme a un grande equilibrio che coniuga mirabilmente senso della storia e creatività. Larry Grenadier ha iniziato a suonare a 11 anni, dapprima con il basso elettrico, e ben presto si è trovato coinvolto in numerose situazioni musicali. Nel 1990 Grenadier si trasferisce a Boston per unirsi alla formazione di Gary Burton. Durante quel periodo conosce e inizia a suonare con Kurt Rosenwinkel, Seamus Blake, Jorge Rossy, Chris Cheek, Jim Black, Mark Turner e molti altri tra cui Joshua Redman, del cui gruppo successivamente entrerà a far parte e col quale inciderà. Prima di Boston Grenadier aveva vissuto a San Francisco, suonando a 18 anni con Joe Henderson, Gaylord Birch, Eddie Marshall e Donald Bailey. Dopo il trasferimento a New York suona ancora nella band di Joe Henderson con Renee Rosnes e Al Foster, e in seguito con John Scofield e Al Foster. Suona e incide inoltre con Larry Goldings, Paul Motian, Charles Lloyd, Billy Higgins, nel quintetto di Scofield comprendente Bill Stewart, Seamus Blake, e Kevin Hays, nel trio di Metheny con Billy Drummond, Brian Blade e Bill Stewart. Laureatosi a Stanford in letteratura, Larry Grenadier è uno tra i musicisti più dotati di una visione completa dell’identità del proprio strumento, nonché della sua evoluzione stilistica e del suo ruolo all’interno della storia del jazz.