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recensioni

giovedì 23 giugno 2005

dal "GIORNALE DI BRESCIA" per JAZZONTHEROAD 2005

“Enrico Rava e Franco D’Andrea, l’altra sera ospiti della rassegna cittadina «Jazz on the road» in piazza Tebaldo Brusato, sono due dei musicisti italiani più noti a livello internazionale. Il loro sodalizio artistico risale ai primi anni Sessanta ed è oggi in grado di offrire esiti fortemente personali, di assoluta eccellenza. Alla tromba, Enrico Rava sa proporre una stupefacente varietà di tecniche e fraseggi, secondo una poetica che diversi esperti definiscono di «graffiante lirismo». Al pianoforte, Franco D’Andrea trova soluzioni imprevedibili, ma sempre in perfetta coerenza stilistica. C’era il tutto esaurito, in piazza Tebaldo Brusato, per ascoltare i due famosi artisti impegnati in una vitale rivisitazione di standard di varie epoche. Presenti dunque molti classici del jazz, come «I’m Getting Sentimental Over You», pezzo forte di Tommy Dorsey, oppure «Easy Living», brano caro a Billie Holiday. Ma spazio anche alla canzone italiana con una piccante versione di «Estate» ricostruita su un basso pianistico fortemente ritmato. Straordinariamente esperto nella difficile arte di accompagnare, Franco D’Andrea ha anche proposto finissimi assoli, come nel noto «All The Things You Are», il cui motivo originale è stato elaborato da Rava attraverso minute cellule tematiche. Agli anni Venti risaliva poi «Royal Garden Blues», un dichiarato omaggio dei due musicisti ad Armstrong e Beiderbecke. Aveva quindi il fascino melodico tipicamente latino-americano il successivo brano proposto: «Poinciana». Finale all’insegna di due standard molto diversi: il lento «Misterioso» di Thelonious Monk ed il vivace «The Way You Look Tonight». Come bis, Rava e D’Andrea hanno creativamente reinterpretato «The Man I Love» di Gershwin in un affiatamento semplicemente perfetto…”
“… rassegna con finalità benefiche a favore della Fondazione A.N.T. per l’assistenza ai malati oncologici, prosegue martedì 28 giugno con un concerto del Sandro Gibellini Trio con la partecipazione del saxofonista Emanuele Cisi.”
 (Marco Bizzarini)

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