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recensioni

giovedì 23 giugno 2005

dal nostro inviato per JAZZONTHEROAD 2005

Si è tenuto giovedì 23 giugno in p.zza Tebaldo Brusato a Brescia il concerto di Enrico Rava  e Franco D’Andrea; atteso come l’evento più importante della rassegna di quest’anno, il duo ha portato in piazza una moltitudine di persone che dalle 21.15 per quasi due ore hanno avuto occasione di ascoltare le note di questi due grandissimi della scena jazz internazionale diffuse nell’aria umida di una delle serate più calde di questa nuova estate.

Spettatori e spettatrici si sono potuti sistemare in una platea di circa trecento posti numerati allestita per l’occasione al costo di quattro euro a biglietto; con numerosissime prenotazioni nei giorni precedenti e un notevole afflusso di pubblico alla biglietteria, già quarantacinque minuti prima dell’inizio si annunciava il tutto esaurito. Coloro che non hanno trovato posto nell’area a pagamento si sono potuti godere il concerto gratuitamente, lo spazio offre a tutti un’ottima visuale, chi seduto sulle panchine, chi in sella alla bicicletta, qualcuno si è portato le sedie da casa ed altri semplicemente in piedi hanno ondeggiato nell’afa e nei suoni della musica di D’Andrea e Rava fino alla fine del concerto.

I due hanno proposto un repertorio di temi standard tra i più conosciuti al grande pubblico, elaborati in modo straordinario con originali trovate di arrangiamento e con un musicalissimo alternarsi di sonorità novecentesche afroamericane ed europee, caratteristico soprattutto della poetica di Franco D’Andrea che, in particolare, ha suscitato continuo stupore con imprevedibili scelte ritmiche, motore del concerto, e dato in questo senso ottimi argomenti nell’avvicendarsi dello scambio dialettico con Rava.

Enrico Rava, dalla sua, ha trovato stimoli nella percussività del pianoforte  e altrettanti ne ha restituiti con fraseggi ariosi e scolpiti, dagli attacchi inaspettati in perfetta sintonia ed interazione con D’Andrea, dando vita ad una musica sempre fresca ed interessante, pur partendo da una base di brani celeberrimi che sono stati utili ad offrire al pubblico un ascolto consapevole  e immediatamente interessato.

Tra i titoli affrontati ricordo Estate di B. Martino, Easy Living, presentata come brano del repertorio di Billie Holiday ed interpretata con quel senso del tempo che è anche figlio del suo approccio ritmico, All The Things You Are, caratterizzata dal tema affidato alla tromba con fioriture cristalline e discontinue del pianoforte suonato con la sola mano destra, Misterioso di Thelonious Monk, che grazie a Franco D’Andrea ci ha fatto viaggiare tra il Missouri e Vienna, con la giustapposizione di elementi blues e honky-tonk con dissonanze qua e là risolte o altrimenti emancipate e più che mai “misteriose”.

Il pubblico bresciano si è dimostrato attento ed interessato, certo non numeroso come ad un concerto pop di grido, ma abbastanza da poter confermare una esigenza piuttosto diffusa si arte e cultura nella nostra città. Unico disturbo: le macchine intorno. Si potrebbe chiudere la piazza, bisogna sapersi accontentare…

 

Mirko Dettori


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