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MARK TURNER - sax tenore, sax soprano, clarinetto basso

Nato a Fairborn, Ohio, nel 1965, e cresciuto nella California del sud, Mark Turner si interessa molto presto al jazz attraverso l’ascolto dei dischi presenti a casa dei genitori, in particolare Dexter Gordon, Sonny Rollins, John Coltrane e Dinah Washington. Inizia a studiare il sax contralto al liceo e dopo un paio d’anni passa al tenore. Il suo coinvolgimento definitivo verso il jazz avviene in coincidenza col periodo trascorso studiando al Berklee College of Music di Boston nel 1987, dove studia con celebri insegnanti come Billy Pierce, Joe Viola e George Garzone, e ha modo di suonare continuamente in jam session con molti dei suoi futuri partners musicali: Kurt Rosenwinkel, Jorge Rossy, Joshua Redman, Chris Cheek, Seamus Blake, Antonio Hart, Geoff Keezer, Anthony Wonsey e Dwayne Burno. Tra le sue maggiori influenze Turner cita anche George Garzone e Hal Crook, entrambi suoi insegnanti a Boston. Trasferitosi a New York suona col gruppo di Akira Tana e Rufus Reid, Brad Mehldau, e la band di Kurt Rosenwinkel. Tra le sue principali influenze Turner cita Coltrane, Joe Henderson, Lennie Tristano, Warne Marsh, Keith Jarrett e Steve Coleman. Il suo interesse per la musica nella sua totalità lo ha portato inoltre ad interessarsi all’opera di Béla Bartòk, Arnold Schoenberg, Anton Webern e Olivier Messiaen, così come a J.S. Bach e a Claudio Monteverdi. Turner è presente in numerose incisioni e ha realizzato come leader diversi dischi per la Warner Bros., tra cui “In This World” e “Ballad Session”. Suona inoltre da diversi anni con il trio Fly, accanto a Larry Grenadier e Jeff Ballard. Mark Turner da qualche anno è sicuramente uno dei più grandi tenoristi presenti sulla scena mondiale. Ha collaborato con la big band di Dave Holland. Caratterizzato da una voce strumentale di grande bellezza e intensità espressiva messa al servizio di un estro melodico superiore, e da un ricco fraseggio che utilizza sapientemente cellule melodiche seriali e sovrapposizioni di figurazioni ritmiche irregolari, suonate a volte con voluta asimmetria rispetto alla scansione regolare del tempo, in cui appare evidente la rivalutazione della lezione di Warne Marsh e Lennie Tristano, Turner è riuscito a elaborare compiutamente un proprio stile rigoroso e inconfondibile, e fa indiscutibilmente parte di quell’elìte di musicisti che sta fornendo un importante contributo all'evoluzione del linguaggio improvvisativo del jazz.

Discografia

"Consenting Adults" (1994)
 "Yam Yam" (1995)
 "Mark Turner" (1998)
 "In This World" (1998)
 PericoSambeat (1998, with Brad Mehldau)
 "Ballad Session" (2000)
 "Two Tenor Ballads" (2000, with Tad Shull)
 "Dharma Days" (2001)
 "The Music of Mercedes Rossy" (2004)
 "Fly" (2004)
 "You'll See (featuring Mark Turner)" (1999, Anke Helfrich Trio)