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JIM BLACK - batteria, live electronics

Nato nel 1967, è cresciuto a Seattle, dove ha suonato diversi generi musicali dal garage rock alla big band. Nel 1985 si trasferisce a Boston per frequentare il Berklee College of Music. Durante quel periodo incide numerosi albums, effettua tours in Europa e insegna ai corsi estivi della Berklee. Nel 1991 si trasferisce a Brooklyn, diventando in breve tempo uno dei batteristi più richiesti del jazz d'avanguardia. Oltre a essere co-leader dei gruppi Pachora e Human feel, Jim svolge un'intensa attività di incisioni e tours con una varietà di musicisti comprendente Ellery Eskelin, i gruppi Yeah No di Chris Speed, Bloodcount di Tim Berne, Tiny Bell Trio di Dave Douglas, i progetti di Uri Caine su Mahler e Bach e con Laurie Anderson. Oltre queste attività Jim Black al momento incide e si esibisce col proprio quartetto Alas No Axis, il cui più recente cd dal titolo "Habyor" è stato pubblicato dalla Winter & Winter Recordings, e suona regolarmente con il quartetto collettivo Pachora, dedicato a musiche di ispirazione balcanica, comprendente Skuli Sverrisson, Brad Shepik e Chris Speed.
Di lui dicono: “Chi abbia avuto il piacere di ascoltare (e vedere) Jim Black in una esibizione live difficilmente dimentica questo folletto con la faccia da ragazzino e due occhi spiritati sotto il ciuffo biondo: dietro ai tamburi si celebra ogni volta un'instancabile ricerca di suoni, colori, situazioni ritmiche che sembrano non avere tregua, non solo sfruttando ogni possibilità dello strumento, ma allargando il campionario degli oggetti a campanacci, sonagli, catene, shakers, chiavi, ogni cosa che possa aprire l'orizzonte timbrico. A conferma di questo interesse c'è la dichiarata ammirazione di Jim Black per artisti elettronici quali Squarepusher o Aphex Twin, Oval, Pan Sonic, Ryoji Ikeda..."

“...sono molto interessato al sound... vedi, se ascolti Amon Tobin, lui campiona un sacco di jazz acustico e lo riprocessa nei suoi brani o anche Evan Parker, con il suo Electroacoustic Ensemble riprocessa i suoni, ma sono procedure che già si facevano trenta, quarantanni fa... La questione è cosa uno sceglie di campionare, come lo compone e come improvvisa, sono molto attratto dalla composizione, da queste nuove possibilità!
Mi affascina anche molto l'idea che con il laptop si scavalchi la tradizionale concezione di "suonare uno strumento", puoi anche non sapere nulla di musica, ma essere un genio del laptop se hai delle idee nella testa... certo spendere tanti anni nello studio di uno strumento ti consente di comprendere in maniera più vasta come manipolare le cose nel momento, suonare jazz ti consente di imparare a tenere conto di un sacco di fattori, una cosa che ancora non sento nell'improvvisazione elettronica: adoro questi suoni, ma mi piacerebbe che avessero la stessa flessibilità di un suonatore in carne e ossa ed è per questo che sto approfondendo la cosa, per vedere se posso trovare una mia via all'elettronica e al suo utilizzo flessibile, ma sono solo all'inizio, utilizzare l'elettronica mi sensibilizza ai toni, ai timbri, alle frequenze...”

Tra i batteristi che lo hanno ispirato (anzi, come dice lui, hanno gli hanno "sconvolto la vita!") Jim Black ricorda John Bonham dei Led Zeppelin, Stuart Copeland dei Police, Neil Peart dei Rush o Dave Grohl dei Nirvana, tutti di ambito strettamente rock; sul versante jazz cita i due Jones, Elvin e Philly Joe oltre a Paul Motian, Jack DeJohnette, Joey Baron, o musicisti della sua generazione come Mike Sarin, mentre tra i nomi da tenere sott'occhio cita i newyorkesi Joe Tomino, Tim Keiper, Kenny Wollesen e Peter Bruun.
Ci sono poi gli stimolanti leaders con cui ha collaborato:
“...Tim Berne ti dà la musica, delle istruzioni sommarie e poi basta: solo suonare!! Con Ellery Eskelin si lavora per trovare la giusta collocazione a ogni brano, mentre Uri Caine dice "suona quello che ti pare!". Sono rapporti musicali che si basano sulla fiducia e che non mi fanno mai sentire come un tradizionale sideman di jazz: da quando mi sono trasferito a New York il mio lavoro non è mai stato quello di un sideman, puoi essere te stesso e non fingere di essere qualcun altro e per i musicisti della mia generazione e della scena newyorchese è molto importante fare quello che si vuole e che si è, non ci sono altre motivazioni, i soldi sono pochi; molti musicisti jazz storcono il naso e li capisco, ma per noi non si è mai trattato di lavoro, ma solo di musica. Dave Douglas suggerisce più idee, ha una sua visione nella testa e cerca di spiegartela, vuole vederla realizzata, ma si lascia anche sorprendere, è diverso, ma ugualmente stimolante. Non amo le categorizzazioni in musica: a me interessa il suono, la vibrazione, il fatto di sentire e di riprocessare quello che senti, senza distinzioni o categorie.”
 La visione della musica di Black è chiaramente legata all'esperienza stessa della vita, attitudine condivisa da quasi tutti i suoi "colleghi" newyorchesi, attingendo dai dischi e dai suoni con cui è cresciuto, facendo proprio ogni stimolo, ogni suono che la vita di tuti i giorni offre.

“...devo sottolineare ancora come la musica della mia generazione sia strettamente legata alla vita, al suonare ed è importante che la gente continui a supportare la musica dal vivo, continui a seguirla e a organizzarla. Non si può lasciare morire questo in un'epoca in cui i soldi sono così importanti per una ristretta fascia di privilegiati e potenti, sarebbe triste che questo andasse perduto.. A New York la scena è molto attiva ci sono un sacco di clubs dove le idee circolano, proprio in un'epoca in cui è così facile che una bella idea venga accantonata, eppure basterebbe poco per farla funzionare e ingrandirla, farla circolare, e così vengono i concerti, i dischi, tutto, il passaparola mondiale, anche grazie alla rete.”


Discografia

...come leader
Jim Black "AlasNoAxis" (Winter & Winter) 2000
...come co-leader
Human Feel "Welcome to Malpesta" (New World) 1994
Human Feel "Speak to It" (Songlines) 1996
Pachora "Pachora" (Knitting Factory Records) 1997
Pachora "Unn" (Knitting Factory Records) 1999
Pachora "Ast" (Knitting Factory Records) 2000
...come sideman
Tim Berne "Lowlife" (JMT) 1994
Tim Berne "Poison Minds" (JMT) 1994
Tim Berne "Memory Select" (JMT) 1995
Tim Berne "Bloodcount - Unwound" (Screwgun/3CD set) 1996
Tim Berne "Discretion" (Screwgun) 1997
Tim Berne "Saturation Point" (Screwgun) 1997
Uri Caine "Mahler in Toblach" (Winter & Winter) 1999
Dave Douglas "Tiny Bell Trio" (Songlines) 1994
Dave Douglas "Constellations" (Hat Art) 1995
Dave Douglas "Tiny Bell Trio- Live in Europe" (Arabesque) 1997
Dave Douglas "Songs for Wandering Souls" (Winter & Winter) 1999
Peter Epstein "Staring at the Sun" (MA Recordings) 1999
Peter Epstein "The Invisible" (MA Recordings) 1999
Ellery Eskelin "Jazz Trash" (Songlines) 1994
Ellery Eskelin "One Great Day" (hatOLOGY) 1996
Ellery Eskelin "Kulak, 29 and 30" (hatOLOGY) 1998
Ellery Eskelin "Five Other Pieces + 2" (hatOLOGY) 1998
Ellery Eskelin "Ramifications" (hatOLOGY) 2000
Ellery Eskelin "The Secret Museum" (hatOLOGY) 2000
Michael Formanek "Nature of the Beast" (Enja) 1996
Satoko Fujii "Kitsune-Bi" (Tzadik) 1999
Satoko Fujii "Toward to West" (Enja) 2000
Donny McCaslin "Seen From Above" (Arabesque) 2000
Ben Monder "Flux" (Songlines) 1997
Ben Monder "Dust" (Arabesque) 1997
Ben Monder "Excavation" (Arabesque) 2000
Ned Rothenberg "Real and Imagined Time" (Moers) 1995
Jamie Saft/CuongVu "Ragged Jack" (Avant) 1997
Jamie Saft "Sovlanut" (Tzadik) 2000
Chris Speed "Yeah No" (Songlines) 1997
Chris Speed "Deviantics" (Songlines) 1999
Chris Speed "Emit" (Songlines) 2000
Storm and Stress "under thunder and fluorescent light" (Touch and Go) 2000
Natsuki Tamura "White and Blue" (Buzz) 2000
Cuong Vu "Bound" (Omnitone) 2000